Interrogazione. €229 milioni di multe nel 2022 hanno avuto un impatto sulla sicurezza stradale?

Interrogazione a risposta scritta all’Assessore Dott.ssa Cenci

PREMESSO CHE

• nel 2022, infatti,  il Comune di Milano  è stata l’amministrazione  che ha guadagnato di più in Italia  grazie alle multe per violazioni del Codice della Strada: più di 229 milioni di euro l’introito pari al 15% del suo bilancio annuale;
• di questa enorme somma l’ammontare minimo che Milano dovrà destinare ad interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento, di messa a norma e di manutenzione della segnaletica delle strade di proprietà dell’Ente (art. 208, comma 4, lettera a) è di euro 17.321.956,30

CONSIDERATO CHE

• al momento a Milano ce ne sono ben 18  fissi, 9  mobili e per effetto di un decreto del 2003 dovrebbero esserne installati altri 16 fissi;
• la maggior parte degli autovelox  sono posizionati prevalentemente su strade dove andare a 70  o a 50 chilometri all’ora è quasi impossibile e  il dato eclatante è quello del numero di multe comminate  per “eccesso di velocità” sul cavalcavia del Ghisallo nel 2019 : 76.015 MULTE

ATTESO CHE

• la funzione principale di questi strumenti dovrebbe essere l’aumento della sicurezza stradale della città;
• che l’obiettivo del Sindaco è, ridurre il numero di automobili private, citando una sua dichiarazione stampa: “Dobbiamo avere il coraggio di dire questa piccola verità cioè che ci sono troppe macchine nelle città, a Milano ne abbiamo 49 per ogni 100 abitanti e io voglio lavorare perché arrivino a 40 in dieci anni”

PRESO ATTO CHE

• viene percepito dai cittadini il rischio che i mezzi di prevenzione degli incidenti summenzionati siano usati per scopi altri rispetto alla sicurezza stradale, ma segnatamente di ingegneria sociale rivolta alla riduzione della facilità di transito con auto privata, con conseguente riduzione dei veicoli circolanti;
• che l’ingegneria sociale, di qualsiasi genere, non è un valido motivo per ridurre la libertà di movimento garantita dall’articolo 16 co 1 della Costituzione;

SI CHIEDE ALL’ASSESSORE DOTT.SSA CENCI
se il Comune di Milano sia in possesso di dati, analisi e studi utili a dimostrare che le misure di prevenzione (multe, autovelox, riduzioni di velocità) hanno avuto un impatto sulla sicurezza stradale proporzionale al dispiego di mezzi e alla riduzione della libertà dei cittadini di circolare.